Decreto Crescita per molti, ma non per tutti
News 5 aprile 2019
Il Consiglio dei Ministri del 4 aprile 2019 ha approvato, con la formula salvo intese, il decreto Crescita, che introduce misure urgenti per la crescita economica.
Diverse le materie toccate dal provvedimento che contiene, in particolare, sgravi e incentivi fiscali, disposizioni per il rilancio degli investimenti privati, norme per la tutela del made in Italy e ulteriori misure che contribuiranno alla ripresa del Paese, favorendo una crescita più robusta.
Nella seduta del 4 aprile 2019 il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, del Ministro dell’Economia e delle finanze Giovanni Tria e del Ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, ha approvato il decreto Crescita, che introduce misure urgenti per la crescita economica.
Diverse le materie trattate, in particolare, sgravi e incentivi fiscali, disposizioni per il rilancio degli investimenti privati, norme per la tutela del made in Italy e ulteriori misure per la crescita.
Interventi in ambito fiscale
Il decreto interviene anche in ambito fiscale, introducendo:
- la maggiorazione dell’ammortamento per i beni strumentali nuovi;
- la revisione della mini-IRES con relativa semplificazione;
- la maggiorazione della deducibilità IMU dalle imposte sui redditi;
- le modifiche alla disciplina del patent box;
- una nuova disciplina del credito di imposta per attività di ricerca e sviluppo e per il “rientro dei cervelli”;
- un nuovo regime fiscale per gli strumenti finanziari convertibili;
- incentivi alle aggregazioni d’imprese;
- una nuova disciplina per la vendita di beni tramite piattaforme digitali e fatturazione elettronica.
Il decreto inoltre prevede modifiche al regime dei forfetari, incentivi per la valorizzazione edilizia, una rivisitazione del “sisma bonus”, norme in materia di banche popolari, modifiche alla disciplina degli incentivi per gli interventi di efficienza energetica e rischio sismico, l’estensione della definizione agevolata delle entrate regionali e degli enti locali, il credito d’imposta per le commissioni riferite a pagamenti elettronici da parte di distributori di carburante.
Previste anche misure di sostegno allo sviluppo dell’attività dei liberi professionisti.
Rilancio degli investimenti
Il decreto prevede incentivi per aumentare gli investimenti nelle imprese al fine di dare maggiore impulso alla ripresa economica.
In particolare, prevede:
- l’introduzione di una garanzia statale funzionale allo sviluppo della media impresa;
- la semplificazione della gestione del fondo di garanzia per le piccole e medie imprese;
- misure di sostegno alla capitalizzazione delle imprese e sui tempi di pagamento tra le imprese;
- agevolazioni a sostegno di progetti di ricerca e sviluppo per la riconversione dei processi produttivi nell’ambito dell’economia circolare;
- norme per la creazione di nuove imprese “a tasso zero” e per la trasformazione digitale;
- modifiche alla nuova Sabatini.
Non mancano anche incentivi per i privati come ad esempio la previsione del rifinanziamento del fondo di garanzia per la prima casa e interventi nel settore pubblico come l’introduzione di norme per lo sblocco degli investimenti nel settore idrico nel Sud, la previsione di nuove dismissioni immobiliari enti territoriali, contributi ai comuni per interventi di efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile.
Infine, al fine di tutelare e promuovere il made in Italy, si prevede l’introduzione di norme per il contrasto all’italian sounding, di incentivi al deposito di brevetti e marchi e del marchio storico di interesse nazionale.
Fonte: Ipsoa