Progetti di ricerca e sviluppo nell’economia circolare
Novità sugli emendamenti al Decreto Crescita
Un terzo emendamento approvato dalle Commissioni riunite Bilancio e Finanze della Camera innova la disciplina delle agevolazioni a sostegno di progetti di ricerca e sviluppo per la riconversione dei processi produttivi nell’ambito dell’economia circolare, contenuta all’articolo 26 dell’originaria versione del decreto Crescita.
L’intervento, in particolare, concede finanziamenti agevolati e contributi diretti alla spesa a fronte di progetti di ricerca e sviluppo finalizzati ad un uso più efficiente e sostenibile delle risorse, che prevedono costi ammissibili compresi tra 500 mila euro e 2 milioni di euro.
Potranno beneficiare delle agevolazioni le imprese che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria ed i centri di ricerca, in forma singola o anche congiuntamente tra loro o con organismi di ricerca.
Una prima modifica apportata dall’emendamento approvato alla disciplina della misura riguarda il numero massimo di soggetti co-proponenti in caso di progetti realizzati in forma associata (mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione, quali, a titolo esemplificativo, il consorzio e l'accordo di partenariato).
Secondo l’attuale versione dell’agevolazione, i progetti congiunti devono prevedere fino ad un massimo di 3 soggetti. Con la modifica approvata tale vincolo viene eliminato, mentre viene previsto che i proponenti dovranno indicare il soggetto capofila.
Con un’ulteriore modifica si estendono le agevolazioni anche a progetti che prevedono la realizzazione di attività di ricerca e di sviluppo aventi ad oggetto sistemi di selezione di materiale multileggero.
Fonte:IPSOA