NOVITA' IN PILLOLE: IL DECRETO CRESCITA E' LEGGE - COMMI 7-10 E 11 ARTICOLO 32 - VOUCHER 3I E STABILIZZAZIONE BANDI BREVETTI+, MARCHI+ E DISEGNI+
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È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 29 giugno 2019 la legge di conversione del decreto Crescita n. 58/2019.
Entrata in vigore del provvedimento a partire dal 30 giugno 2019.
Voucher 3I – Investire in innovazione
I commi da 7 a 10 dell’articolo 32 introducono, per il triennio 2019-2021, il Voucher 3i – “investire in innovazione”, destinato a supportare la valorizzazione del processo di innovazione delle start-up innovative. Il voucher, in particolare, è concesso per l’acquisizione di servizi di consulenza relativi:
- alla verifica della brevettabilità dell’invenzione e all’effettuazione delle ricerche di anteriorità preventive;
- alla stesura della domanda di brevetto e di deposito presso l’Ufficio italiano brevetti e marchi;
- all’estensione all’estero della domanda nazionale.
Le risorse disponibili per l’attuazione della misura ammontano a 6,5 milioni di euro per ciascun anno del triennio 2019-2021.
I criteri e le modalità di attuazione del voucher dovranno essere definiti con un decreto di natura non regolamentare del Ministero dello Sviluppo Economico, in piena coerenza con le altre misure di aiuto in favore delle start-up innovative, attivate dal Ministero stesso.
Stabilizzazione dei bandi brevetti+, marchi+ e disegni+
Con il comma 11 dell’articolo 32 è prevista la stabilizzazione degli interventi di sostegno alle PMI per la valorizzazione dei titoli di proprietà industriale. In particolare, viene disposto che il Ministero dello Sviluppo Economico provveda annualmente, con decreto del Direttore Generale per la lotta alla contraffazione - Ufficio italiano brevetti e marchi, sulla base delle disponibilità finanziarie, alla definizione di un atto di programmazione dell’apertura dei bandi relativi alle misure già operanti denominate brevetti+, marchi+ e disegni+.
L’obiettivo è di rendere detti incentivi rispondenti ai fabbisogni del tessuto imprenditoriale, in particolare delle start up e delle imprese giovanili, anche apportando le necessarie modifiche per renderli eleggibili all’interno degli interventi che possono essere cofinanziati dall’Unione Europea, al fine di incrementarne la relativa dotazione finanziaria.
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Fonte: IPSOA