SALVE LE COMPENSAZIONI SUI CREDITI D'IMPOSTA 4.0?
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Si confermano le compensazioni dei crediti d'imposta Industria 4.0 relativi agli investimenti interconnessi nel 2023 o nel 2024, anche se effettuati nel 2022 e nel 2021.
Attraverso una recente FAQ del 16 aprile 2024, l'Agenzia delle Entrate ha chiarito ulteriormente la risoluzione 19/E/2024, precisando che sono ancora ammissibili alla compensazione i crediti d'imposta afferenti a investimenti che, pur avviati o prenotati prima del 2023, non rientrano nelle restrizioni del D.L. 39/2024.
Per procedere con la compensazione, sarà necessario indicare come anno di riferimento quello di avvio o prenotazione dell'investimento (quindi il 2022 o il 2021).
Crediti d'imposta per investimenti del 2022 liberi da restrizioni
È stato precisato che le restrizioni alla compensazione non si applicano ai crediti contemplati dai commi 1056 e 1057 della legge 178/2020 (non richiamati dal D.L. 39), che possono essere compensati senza ulteriori comunicazioni preventive.
Tuttavia, per poter usufruire di tali agevolazioni, sarà necessario specificare nel modello F24 l'anno in cui è stato avviato l'investimento e non quello di interconnessione, indipendentemente dall'anno di conclusione o di interconnessione del bene strumentale.
Ad esempio, per un investimento iniziato nel 2022 e concluso nel 2023, si indicherà l'anno 2022.
Tale indicazione, sebbene possa causare qualche discrepanza con i modelli F24 già presentati con anno 2023, deve essere coordinata con la normativa vigente, considerando che la libera compensazione ai sensi del comma 1057 è consentita solo se l'investimento prenotato nel 2022 (con ordine e acconto del 20%) è stato completato entro il 30 novembre 2023.
Nella seconda fattispecie (nel caso di investimento iniziato nel 2022 ma concluso dopo il 30 novembre 2023), si applicherà il comma 1057-bis e scatterà la sospensione del credito compensabile.
Fonte: Agenzia delle Entrate